Secondo alcune ricerche giapponesi il cloro utilizzato per "potabilizzare" l'acqua che arriva nelle nostre case causerebbe l'insorgenza di molte malattie. A contatto anche frutta e verdura degenerano...
Uno studio giapponese effettuato presso l'Istituto Nazionale della Salute e delle Scienze e l'Università Shizuoka ha stabilito che le sostanze organiche naturali reagiscono quando esposte ai clorurati dell'acqua potabile, formando pericolosi composti cancerogeni chiamati "MX", che sta per "Mutageno Sconosciuto". E' questa la sintesi dell'articolo "Acqua e cloro, il trattamento dell'acqua potabile" comparso sul sito www.criticamente.it.
Gli "Mx" sarebbero simili ai già ben noti e più facilmente individuati composti cancerogeni THM (trialometani). Precedenti studi fatti da scienziati in Finlandia nel 1997 avrebbero stabilito che l'MX è 170 volte più pericoloso di altri noti sottoprodotti tossici della clorazione, ed è stato dimostrato in studi di laboratorio che danneggia la tiroide e provoca tumori cancerosi.
Sostanze organiche naturali quali frutta, verdura, prodotti di soia, potrebbero dunque formare pericolosi composti cancerogeni quando si combinano con l'acqua trattata con cloro. Alcuni nutrienti naturali fra i più preziosi e indispensabili con caratteristiche anti-cancro comunemente contenuti nella frutta e nei vegetali in genere, formerebbero cioè sostanze cancerogene, quando consumati in combinazione con clorurati dell'acqua potabile. Questa scoperta riguarda cibi di uso comune tra cui alimenti di soia, frutta, ortaggi, tè, molti integratori alimentari, e alcuni farmaci.
Non c'è niente di sbagliato nelle sostanze organiche in sé. Il fattore scatenante sarebbe proprio il cloro, che le trasforma nel micidiale cocktail cancerogeno di THM e MX. Le sostanze organiche si sarebbero invece dimostrate estremamente benefiche in combinazione con pura acqua potabile, non clorata.
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